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La lezione del PdR

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Il 27 marzo 2013 cgilcisluil&ugl (con l’opposizione di Snater e Cobas) hanno siglato il tristemente famoso accordo con Telecom che ai lavoratori ha portato:

  • chiusure di sedi del 187
  • timbratura in postazione
  • franchigia (oltre 30 minuti al giorno “lavorati e non pagati”)

Contemporaneamente, cgilcisluil&ugl pensarono bene di sottoscrivere anche un nuovo accordo per il calcolo del Premio di Risultato (PDR) che, pur non brillando per generosità, ha funzionato nei due anni passati. La novità di questi giorni è che, grazie a questo accordo, il premio di risultato 2016 non verrà pagato. Quindi percorso netto ! Anche questa parte dell’accordo 2013 ha fatto il suo danno.

Il motivo tecnico della non erogazione del premio è il mancato raggiungimento dell’obiettivo Ebitda che, da solo, azzera l’intero importo del premio.

Citando a memoria quanto scritto anche da altri sindacati sul crollo dell’Ebitda, se andiamo ad analizzare quali sono le voci di bilancio (c.d. oneri non ricorrenti) che ne sono la causa, possiamo vedere che le passività straordinarie sono pari 1.082 mln di euro così ripartiti:

446     costo del personale in seguito ad accordi del 27 ottobre 2015 per applicazione accordi fuoriuscite del personale (art.4 legge Fornero e mobilità)
118       acquisti
518      contenziosi con altri operatori (multe)
1.082  TOTALE oneri non ricorrenti

Senza questi oneri non ricorrenti, l’Ebitda sarebbe quasi al 95%. Cioè, avremmo avuto il PDR al 100% nel 2016.

Ma, tra i criteri penalizzanti (sino ad azzerare il PDR stesso) come si fa a mettere le multe dell’autority o l’utilizzo dell’art.4 della legge Fornero per i pensionamenti anticipati ?

Così facendo le scelte della dirigenza Telecom ricadono sui lavoratori colpevoli unicamente di . . . lavorare. Con questi presupposti possiamo dire addio al PDR di oggi, ma anche di domani.

Come funziona la politica dei “risparmi” prima di Patuano, poi di Cattaneo ? Ai lavoratori spettano tutte le disgrazie come: turni sempre peggiori, spostamenti coatti, riduzioni della reperibilità, riduzione delle retribuzioni, solidarietà (. . . la finiamo qui per mancanza di spazio), mentre ai massimi dirigenti vanno benefit e retribuzioni milionarie ?

Oggi leggiamo che alcuni sindacati firmatari si scandalizzano per quanto accaduto col PDR.

Ma quando il 27 marzo 2013 firmavano questi accordi a cosa pensavano ?

ONESTAMENTE SIAMO STANCHI DI DOVER SEMPRE RIPETERE VE L’AVEVAMO DETTO. È NECESSARIO CHE I LAVORATORI SCELGANO BENE CHI LI RAPPRESENTI, INFATTI IL PERIODO CHE CI ASPETTA NON FARÀ SCONTI A NESSUNO. CI ASPETTANO SFIDE EPOCALI DA AFFRONTARE E VINCERE. QUINDI I LAVORATORI, LE RSU E CHI HA A CUORE VERAMENTE IL BENE DELL’AZIENDA, SARÀ CHIAMATO AD UNA SFIDA TITANICA PER LA SOPRAVVIVENZA DI TUTTI.

Scarica Comunicato:
2016-06-01-snater-nazionale_comunicato_la-lezione-del-pdr

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